Si informa la cittadinanza che il Comune di Rocca di Papa ha adottato il un nuovo portale istituzionale, che presenta funzioni aggiornate e accessibilità maggiori rispetto al presente.
Su questo vecchio portale, sono consultabili solo informazioni e/o documenti antecedenti febbraio 2018. In caso di difficoltà di ricerca dei documenti, per garantire la massima trasparenza amministrativa, si invita a contattare gli uffici di competenza, che forniranno tutte le documentazioni richieste.
Storia e Territorio
Intorno all’ <<Arx aesulana>>, altura sacra dove si levava il collegio dei
<<Sacerdoti cabensi>>, in quella posizione splendida occupata dall’attuale
Fortezza, nacquero i primi insediamenti umani della futura città di
Rocca di Papa.
L’Arx aesulana rappresentava l’emblema e la potenza della città di Cabum,
che si estendeva per i Campi d’Annibale ad est dell’acropoli. Da Cabum
prese, poi, nome il Monte Albano, identificato successivamente come
Monte Cavo. Sul Monte Cavo si stagliava maestoso il tempio di Giove
Laziale dove convenivano i Latini, gli Equi e i Volsci per pregare e rendere
gli auspici a Giove e per festeggiare l’alleanza raggiunta tra le città. Sul
Monte Albano erano soliti anche recarsi i condottieri vittoriosi dopo le
imprese militari per raccogliere gli onori tributati tramite “il piccolo trionfo”
e “l’ovazione”. I condottieri, gli eroi e i benemeriti della Patria, raggiungevano
il tempio di Giove Laziale percorrendo la <<Via Sacra>>, che
si dipana, conservata ancora in ottimo stato, dalla antica via Appia inerpicandosi
verso il Monte.
Sotto il regno del re Tarquinio il Superbo, il Tempio conobbe il maggiore
sfarzo perché il sovrano aveva intuito l’importanza della religione e la
usava per rafforzare l’accordo politico sottoscritto da 47 città di provenienza
diversa. La città di Cabum, però, subì la sorte delle altre città latine
e dopo la battaglia combattuta presso il fiume Stura perse ogni potere
tanto che di essa rimase solo l’Arx aesulana, conservata quasi integra fino
al Quarto secolo d.C. Nei secoli successivi alla antica Arx venne dato il
nome di “Rocca de Monte Gavo” e di “Castrum de Montis albani”. Al
nucleo abitato sarà dato definitivamente il nome di Rocca di Papa in onore
del Pontefice Eugenio III (11451152) che ivi soggiornò e per significare
che il luogo era sotto la giurisdizione dello Stato Pontificio racconta Tito
Basili nel suo libro su Rocca di Papa scrive che <<Per la sua naturale posizione
la città fu la più potente fortezza medievale della campagna romana.
Nel 1855, i cittadini si ribellarono alle esose gabelle, imposte dai principi
Colonna e dichiararono il Primo maggio la Repubblica di Rocca di Papa.
Le Forze Pontificie, in brevissimo, tempo, ripresero il controllo della situazione,
effettuando 17 arresti. La notizia ebbe una grande eco e fu seguita
con grande attenzione dagli osservatori esteri e dai giornali di tutto il
mondo.